Venticinque anni di Clerks

Il manifesto del cinema Trash americano

Un nome: Kevin Smith

Locandina Clerks, 1994
Locandina Clerks, 1994

Kevin Smith nasce in New Jersey il 2 agosto del 1970.

Il suo esordio cinematografico avviene a ventiquattro anni, con Clerks per l’appunto. Uno degli esordi più d’impatto degli ultimi trent’anni. Un gruppetto di amici, giovani ventenni scapestrati armati di telecamera, girano un film negli spazi dove lavorano. Sfruttano gli orari di chiusura, riprendono in bianco e nero per risparmiare sui costi del trucco e sull’illuminotecnica. Le inquadrature raccontano una giornata tipica lavorativa di due clerks – commessi – ma più in profondità mostrano uno spaccato di quotidianità giovanile, di chi ha finito gli studi, di chi non sa cosa vuole dalla vita e si ritrova in strada, a osservare la vita di chi non ha questi problemi, ma ne ha comunque altri. Il male di vivere realizzato in pellicola low budget, con quelle immagini sgranate come il futuro dei personaggi che man mano inizieremo ad apprezzare, quel sound grezzo tipico degli home made di fine anni Ottanta e inizio anni Novanta.

Clerks: le difficoltà, la passione, i sacrifici

Mallrats, 1995, vs Jay & Silente Bob Reboot, 2019
Mallrats, 1995, vs Jay & Silent Bob Reboot, 2019

Anybody can write anything they want. You don’t have to ask anybody for permissions”. Con queste parole, dette da sua sorella, unite al segno lasciato dal film Slacker di R. Linklater, Kevin Smith inizia a scrivere e a studiare il linguaggio cinematografico. Dopo aver studiato alla Vancouver Film School, Kevin Smith torna in New Jersey dove inizia a lavorare presso il Quick & Stop Grocery, lo stesso che vedremo nelle riprese di Clerks. Qui il giovane regista trova nel proprietario una persona che gli permette di girare, al di fuori dell’orario di lavoro. Smith sfrutta così le ore di chiusura, dalle 11 di sera alle 4 di mattina, per fare le riprese del suo film.

Kevin Smith per girare Clerks spese circa 27.000 dollari. Metà del budget servì per i diritti d’autore delle canzoni presenti nella colonna sonora. Per riuscire a tirar su questa somma, Kevin Smith vendette ciò che aveva più di valore, i suoi fumetti. Al box office americano incassò tre milioni di dollari. E Kevin Smith si ricomprò i fumetti.

37

Clerks, Lei e lui, 1994
Clerks, B.O’Halloran e M.Ghigliotti, 1994

Il film viene presentato a Cannes il 23 maggio del 1994, dove vince il premio Mercedes Benz alla miglior pellicola. L’opera è suddivisa in capitoli. In Clerks, le digressioni dei personaggi sui film simbolo di una generazione intera, come Star Wars, gli elenchi di film porno con titoli assolutamente irripetibili e le situazioni al limite del narrabile – 37, per l’appunto – senza nulla togliere alla breve ma intensa partita di hockey sul tetto, portano lo spettatore in un mondo dove regna l’incertezza verso il futuro. Solo verso la fine troviamo in quell’unica, saggia battuta, le parole in grado di aprirci la mente per mostrarci la retta via. Ma per sapere quella battuta, dovete vedere il film.

 

Un modo diverso di fare cinema

Clerks, 1994, vs Clerks II, 2006
Clerks, 1994, vs Clerks II, 2006

Il successo di Clerks ha permesso a Kevin Smith di fondare la sua casa di produzione, la View Askewniverse. Una volta ottenuto un contratto di distribuzione, con la Miramax, i suoi film hanno cominciato a viaggiare e lui, ricomprati i suoi amati fumetti, ha operato in sinergia tra l’arte cinematografica e il fumetto. Bluntman & Chronic è forse il suo fumetto/emblema, nato dalla trasformazione in supereroi di Jay & Silent Bob.

Durante la seconda metà degli anni Novanta, il giovane cineasta ha stretto amicizie importanti con grandi nomi del panorama cinematografico americano. Dal tredicesimo apostolo del suo più ambizioso e al tempo stesso controverso film, Dogma, del 1999, un attore che con Smith al posto del copione ha un semplice canovaccio – Chris Rock in Dogma e in Jay and Silent Bob: Strikeback del 2001 – al belloccio Ben Affleck e al folle Jason Lee, interpreti principali di MallratsGenerazione X – del 1995 e Chasing AmyIn cerca di Amy – del 1997, oltre al già citato Jay & Silent Bob: Strikeback.

Le opere di Smith contengono spesso citazioni, cavalcando quella che è la tendenza cinematografica pop del momento, fino a disarcionarla. In Clerks II, uscito dodici anni dopo il primo, lo scontro di opinioni tra i personaggi si allarga dalla trilogia di Star Wars, protagonista in Clerks, alla trilogia del Signore degli anelli.

Nei film di Kevin Smith non manca mai lo stesso gruppetto di amici con cui ha realizzato Clerks, uniti a un cast di attori prestigiosi e cammei di ogni tipo – da Carpenter a Stan Lee, Shannon Doherty, Shannon Elizabeth, Bill Farrell, Sean William Scott, Matt Damon, Alan Rickman, George Carlin, Alanis Morisette e Rosario Dawson, protagonista di Clerks II, del 2006, giusto per citarne alcuni.

Venticinque anni di Kevin Smith

Kevin Smith nell’arco di questi venticinque anni ha creato un universo narrativo che collega i suoi sei film, composti tra il 1994 e il 2004, come un microcosmo a sé stante. Inoltre ha collaborato come sceneggiatore Marvel e DC Comics, scrivendo cicli fumettistici di Batman, Spiderman, Daredevil e non solo. Quest’anno, in occasione del venticinquennale di Clerks, con il fedele Jay –Jason Mewes – sta girando gli USA in tour con Jay & Silent Bob Reboot. E sta facendo visita a tanti vecchi amici. Berserker.

Smith e Mewes al Late Show
K. Smith e J. Mewes al Late Show per il venticinquesimo di Clerks

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