Cinema e scienza: Le voyage dans la lune

Dal primo film di fantascienza al primo passo dell’uomo sulla luna

L'impronta di Neil Armstrong sulla luna, 20 luglio 1969
Impronta di Armstrong sulla luna, 20 luglio 1969

Era il 1902 quando George Méliès, padre fondatore dei primi sci-fi film, girava Le voyage dans la Lune. Durante l’inizio del secolo scorso andare al cinema era una cosa nuova. Le pellicole erano mute e in bianco e nero. Ogni tanto ad accompagnare la visione c’era un musico, un pianista. I primi film di Méliès guardavano già avanti. Le pellicole venivano colorate a mano per ottenere gli effetti speciali colorati all’interno del film. Le macchine sceniche rendevano l’effetto del viaggio una magia. I film di Méliès vestivano i panni dei sogni e l’uomo sognava di andare un giorno sulla luna.

Rispetto ai primi film dei fratelli Lumière, del 1895, girati con un’unica inquadratura della durata della pellicola, quelli di Méliès sono i prodotti di un cinema più complesso, arricchiti da una prima idea di montaggio. Ricchi di invenzioni sceniche, trucchi visivi, dotati di fascino e di magia. Méliès è il precursore del genere sci-fi, Scienze Fiction, che negli anni a venire vedrà tra i suoi più importanti estimatori Stanley Kubrick con 2001: Odissea nello spazio, George Lucas con Star Wars, l’infinito universo di Star Trek, Avatar di James Cameron, il più recente Interstellar e un cinema sempre più costoso e ricco di effetti speciali dei quali non può più fare a meno.

Sono trascorsi cinquant’anni dal primo allunaggio. Cinquant’anni dalla prima impronta di Neil Armstrong sul suolo lunare. Mezzo secolo da quel fatidico “piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”. In tutto questo tempo non si può dire che il cinema non si sia sbizzarrito a inventare storie per rendere protagonista la luna. Ma se fino ai primi anni Cinquanta si avevano solo storie di fantasia, dal primo allunaggio e per tutti i successivi lanci di shuttle nello spazio, molti autori hanno scelto di prendere spunto dai fatti reali avvenuti a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta.

Da First man di Damien Chazelle a Apollo 13 di Ron Howard, ispirato alla vera storia dell’Apollo 13. Le disavventure accorse all’equipaggio dell’Apollo che, per fortuna, fece ritorno a casa sano e salvo sono riprese per filo e per segno. Seguendo il documentario Apollo 13 – to the edge and back oppure Apollo 13: i tredici fattori della salvezza è possibile vedere quanto Ron Howard abbia voluto restare fedele ai fatti avvenuti nell’aprile 1970.

Prima dello sbarco del 20 luglio 1969 ci sono stati altri film. Tra questi citiamo il film premio Oscar per gli effetti speciali Uomini sulla luna (1950) di Irving Pichel. Un altro film, ispirato ad un romanzo di H.G. Wells come lo fu Méliès, è Base Luna chiama Terra, di Nathan Juran. La cinematografia si è divertita negli anni Cinquanta a immaginarsi come sarebbe avvenuto lo sbarco. C’è voluto un po’ di tempo ma il sogno è diventato realtà. Sebbene ci sia sempre chi creda che anche l’allunaggio di Armstrong sia avvenuto in un set cinematografico. Del resto, come ben sappiamo, ricreare è sempre stata un’arte alla portata del cinema. E oggi, ancor più di ieri, la tecnologia e la grafica computerizzata permettono di ricostruire alla perfezione siti e città distrutte secoli fa.

La fantascienza dà concretezza ai sogni. I sci-fi film sono prodotti della fantasia, “per farci giungere là, dove non siamo mai giunti prima”. Così dicevano sulla nave stellare Enterprise, nella serie tv prima e nei film poi. Star Trek è stata la prima serie tv a portarci a scoprire pianeti sconosciuti. La curiosità dell’essere umano non si ferma. Nell’attesa di scoprire nuove terre lontane, mentre sentiamo di nuovi atterraggi sul suolo lunare e sul lato oscuro della luna, mentre aspettiamo il Lunar gateway e il nuovo osservatorio lunare, godiamoci la bellezza che ci può dare il viaggio spaziale nella dimensione della nostra fantasia: nel cinema.

Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità
Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità

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