Terry Gilliam e Robin Williams

Terry Gilliam – La leggenda del Re Pescatore (The Fisher King)

Insomma, sei diventato matto tutto insieme oppure è stato un processo lento e graduale?” – Jack a Parry.

La leggenda del Re Pescatore, Bridges e Williams, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, Bridges e Williams, 1991

Nel corso della vita esistono momenti particolari che ci segnano in maniera indelebile. Per un futuro cinefilo convinto, vedere La leggenda del Re Pescatore in età infantile e non ancora adolescenziale, può segnare più di molti altri film. Vi chiederete perché parlo di segni indelebili. Perché in questo film c’è una delle più drammatiche storie d’amore di fondo portato a galla da un conflitto tra due uomini più interiore che esteriore. Per chi non lo avesse mai visto, La leggenda del Re Pescatore è un film che si può vedere ad ogni età.

 

 

Trama

Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991

Jack, interpretato da Jeff Bridges, è un fortunato disc jokey, pieno di sé, ricco, superficiale, tanto da non dare peso alle parole con cui comunica ai suoi ascoltatori. Quelle stesse parole spingono una persona instabile a compiere un attentato riducendo Jack stordito e preda dei sensi di colpa. Jack dopo questo fatto vede la sua vita finire vittima del cinismo tanto da portarlo all’autodistruzione. Ma quando ormai sta per toccare il fondo s’imbatte – non tanto per caso quanto per necessità – in Parry, un clochard interpretato da Robin Williams, caduto in disgrazia e completamente sconclusionato, con un passato che ancora non viene svelato. Parry salva Jack da un gruppo di delinquenti e gli chiede di aiutarlo a trovare il Santo Graal, convincendolo a dare un nuovo senso alla sua vita.

Nel ritmo frenetico della società newyorkese del tempo vedremo la mano di Gilliam giocare con i colori nel tentativo di rappresentare in maniera allegra e colorata la grigia vita di città. La Grande Mela verrà invasa da personaggi folli oltre ogni immaginazione, resi ancor più grotteschi dal fatto che gran parte di loro non possiede nulla – in una società dove l’immagine è tutto. Mentre la critica alla coscienza degli uomini, sporcata dal denaro, fa da cornice al quadro di Gilliam, Parry accompagna per mano Jack in tutte le sfumature di un viaggio che gli farà aprire finalmente gli occhi sulla vita. E mentre i mondi dei due personaggi inizieranno a entrare in sintonia tra loro, noi  avremo modo di scoprire la chiave di lettura del film. Infatti il tema principale è una metafora che ci segue lungo ogni situazione ed è parte della vita di tutti. E per questo non ve la voglio svelare: è più importante vedere con i propri occhi che credere solo a quel che si legge.

Le parole del regista verso Robin Williams

Gilliam. La leggenda del Re Pescatore, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991

Parlare de La leggenda del Re Pescatore significa parlare del vero Robin Williams”. Così Terry Gilliam ha esordito in un’intervista dove ha raccontato come venne girata una delle scene in cui il personaggio interpretato da Williams rievoca il momento più drammatico della sua vita. Una delle scene più critiche per la trama del film. “Questa scena non era difficile per via degli aspetti tecnici, ma era molto difficile dal punto di vista attoriale: Robin stava tirando fuori tutte le emozioni che aveva dentro. La cosa interessante di Robin in tutte queste scene era che voleva sempre rifare la scena un’altra volta: sentiva che aveva ancora più sofferenza e dolore da spremere dal personaggio. E a un certo punto ho dovuto davvero fermarlo. Gli dissi: Robin, qui hai raggiunto un punto molto oltre quello che ci aspettavamo. Abbiamo quello che ci serve. Ora ti stai soltanto facendo del male”. Quella notte le riprese furono molto lente e finirono così tardi che l’alba iniziò a sorgere sul fiume durante gli ultimi ciak. Tuttavia Robin non era soddisfatto, voleva ancora tirare fuori il meglio dal suo personaggio ma quando entrava in quel personaggio, questo stato di pazzia lo rendeva intrattabile per tutta la troupe, tanto da terrorizzare chiunque gli si avvicinasse.

Williams in La leggenda del Re Pescatore, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, R. Williams, 1991

Al termine delle riprese di quella notte Gilliam si avvicinò al suo attore e gli disse “Quello che abbiamo girato è davvero buono. E se quando lo riguarderemo non ci piacerà ti prometto che lo gireremo di nuovo”. Il regista abbracciò il suo protagonista e pensò, mentre sentiva i suoi muscoli forti e tesi: “avrebbe potuto facilmente staccarmi via la testa”. Per Terry Gilliam “il personaggio nella Leggenda del Re Pescatore è uno dei più vicini a come era Robin davvero: la pazzia, i danni, il dolore, la dolcezza, la sfacciataggine. Penso che sia il ruolo che lo ha più portato vicino ai suoi limiti”.

 

 

I premi

Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991

Come molti dei lavori a cui ha preso parte Robin Williams, la drammaticità degli eventi viene resa in maniera esponenziale dalla sua performance, dichiarata tra le migliori e più difficili della sua carriera. Dal Golden Globe come miglior attore di film commedia alla nomination all’Oscar come miglior attore protagonista, oltre, per citarne giusto alcune, alle nomination ai Saturn Awards e agli American Comedy Awards nel 1992.

Con lui Amanda Plummer (Nomination al BAFTA Film Award come miglior attrice non protagonista, 1992) e Jeff Bridges, che ha ricevuto la Nomination al Golden Globe e al Saturn Award come miglior attore di film commedia nel 1992 e di cui parleremo in maniera più approfondita nell’articolo dedicato a Tideland.

Per Mercedes Ruhel invece è valso il Panisetti Award come miglior attrice a Venezia nel 1991; Oscar e Golden Globe come miglior attrice non protagonista nel 1992, Saturn Award, American Comedy Award e molti altri premi e nomination.

Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991
T. Gilliam, La leggenda del Re Pescatore, 1991

Oltre alle critiche e alle ovazioni, il film ha ricevuto parecchi premi. Per citarne alcuni al merito di Gilliam ci sono il Little Golden Lion e Silver Lion a Venezia nel 1991, la nomination per il Golden Lion sempre a Venezia e miglior regia ai Golden Globe nel 1992 e ai Saturn Awards nello stesso anno. Il film ha anche ricevuto la nomination come miglior film commedia ai Golden Globe e ai Saturn Award come miglior film di fantasia nel 1992.

Per citare una delle cose più importanti di un film, la sceneggiatura di Richard LaGravanese ha ricevuto molte nomination come miglior sceneggiatura originale. Tra le più importanti citiamo la nomination all’Oscar, ai BAFTA Film Awards, ai Saturn Awards e al WGA Award (Writers Guild of America) nel 1992.

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