La querelle del cinema di oggi

Scorsese, i cinecomic e, dulcis in fundo, Kevin Smith

I Cinecomic

Scorsese, 2019
M. Scorsese sul set, 2019

Non li guardo. Ci ho provato, ma non è cinema. Onestamente, la cosa più vicina a quei film, per quanto siano fatti bene e abbiano attori che fanno del loro meglio viste le circostanze, sono i parchi a tema. Non è un cinema di esseri umani che cercano di veicolare esperienze emotive e psicologiche ad altri esseri umani.

Con queste parole Martin Scorsese ha rifiutato la tendenza ad andare a vedere i supereroi al cinema. Non sono cinema, su questo nessun dubbio. Sono film che ricordano molto i parchi a tema, esattamente come I guardiani della galassia o come tutte le produzioni Disney-Marvel che ultimamente girano sul grande schermo. L’arte cinematografica è diversa. Ma abbiamo sempre così voglia di vedere film impegnati, introspettivi, capaci di creare tanto disagio da sentirlo anche per giorni? Il mio riferimento è al cinema di Aronofski, di Von Trier, di cineasti capaci con la loro arte di entrare a piedi pari nella vita dello spettatore per condurlo in un mondo dove la realtà – cinematografica –, sadica e spesso menzognera, è condannata. Come del resto nella realtà, quella vera.

The Avengers: Endgame
The Avengers: Endgame. Best box office 2019

L’ultima tentazione di Cristo

Martin Scorsese ha fatto dei film meravigliosi. Non mi metterò a pontificare dicendo cose come lo «so meglio di lui» o «è il suo punto di vista». Dirò questo: Scorsese ha realizzato il più grande film di supereroi di sempre. L’ultima tentazione di Cristo è un film di supereroi. E non voglio sminuire Gesù con questa affermazione, ma chi è Gesù se non un supereroe?

Smith ai Cinecomic
K. Smith ai Cinecomic

Queste sono state le parole di Kevin Smith quando gli è stato chiesto di pronunciarsi in merito alle parole usate da Scorsese. Due personalità diverse. Un regista poliedrico dotato di una poetica profonda contro un artista, creatore nonché regista ed autore che sui fumetti sa di sicuro il fatto suo. Kevin Smith tuttavia preferisce non smentire né alimentare polemiche sulla parola del maestro. Del resto, dubito che mai la Disney si possa spingere tanto in là da produrre un film che ha per protagonisti Jay & Silent Bob. Mi riferisco naturalmente a Bluntman & Chronic, il fumetto. Probabilmente 25 anni fa, ai tempi del primo Clerks, esistevano molti meno supereroi conosciuti nei fumetti. E ancora meno sul grande schermo.

Scorsese, L'ultima tentazione di Cristo, 1988
M. Scorsese sul set de L’ultima tentazione di Cristo, 1988

Kevin Smith parla di Scorsese ricordando una suo opera di oltre trent’anni fa, prodotta con cinque anni di ritardo a causa delle polemiche dell’opinione pubblica nei confronti del testo. L’ultima tentazione di Cristo è un film del 1988 diretto da Martin Scorsese con Willem Defoe nel ruolo principale di Gesù Cristo. Con Harvey Keitel nel ruolo di Giuda e Barbara Hershey nel ruolo di Maria Maddalena. Il film è tratto dal romanzo, pubblicato postumo, The last temptation di Nikos Kazantzakis. Con le musiche di Peter Gabriel, candidato al Golden Globe come miglior colonna sonora, Scorsese ha ricevuto la nomination all’Oscar come miglior regista.

Il nuovo film di Scorsese, The Irishman, in uscita nelle sale italiane il prossimo novembre, segue la linea dei mafia movie di cui Scorsese è uno dei maggiori esponenti. Si ispira ad alcuni film di concezione irlandese, in particolare alla storia del killer mafioso Frankie Sheeran, detto proprio Irishman, e alla scomparsa nel luglio del 1975 del sindacalista Jimmy Hoffa. Il film viene definito un affresco crepuscolare sull’umanità che invecchia, si ammala e, prima di morire, ti presenta il conto. Un ritratto di quel che resta della mafia italo-americana, del lento cambiamento che però ha mutato tutti i rapporti, amicizia, lealtà, fede. Ambientato ai giorni nostri, il film ripercorre attraverso le parole di Frank Sheeran, interpretato da Robert De Niro, uno dei fatti che ha scosso di più l’opinione pubblica: la sparizione di Hoffa. Rimasto irrisolto per anni, nessuno è mai stato condannato e il corpo di Hoffa non è mai stato ritrovato.

Scorsese, The Irishman
The Irishman, M. Scorsese, R. De Niro, A. Pacino, J. Pesci

Conclusione

In conclusione, mentre Joss Whedon, creatore di Buffy, citava Hulk, Samuel L. Jackson ha menzionato Bugs Bunny.…è come dire che Bugs Bunny non è divertente”. Certo, è un punto di vista. Guardare i Looney Tunes non si può certo definire cinema impegnato. E con questo non voglio denigrare il prodotto in sé, ben sapendo l’impegno profuso per dare vita a ogni opera, cartone, film d’animazione o film in 3D. Tuttavia la sterilità odierna vede una sovrapproduzione di esseri sovrannaturali, creature nate in condizioni di instabilità, durante una tempesta magnetica o probabilmente durante una tempesta ormonale degli autori. I protagonisti sono tutti guerrieri, nati per combattere, per salvare la terra ma consapevoli che potrebbero annientarci tutti al primo sbalzo d’umore. Sono davvero questi i prodotti che ci rendono felici ora? Con questa domanda ArtPassion vi dà appuntamento alla prossima settimana.

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