Terry Gilliam e Jodelle Ferland

Terry Gilliam – Tideland (Il mondo capovolto)

Gilliam, Tideland, 2005
T. Gilliam, Tideland, 2005

Il più dolce dei sogni e il più spaventoso degli incubi che si uniscono in un viaggio verso un mondo senza limiti”. Così Gilliam descrive Tideland, film che ci trascina in un mondo fantastico osservato dagli occhi innocenti di una bambina.

Tideland è un film che va oltre il razionale, raccontandoci un profondo dramma familiare attraverso lo sguardo irrazionale di una bambina. I toni infatti non seguono tanto il genere drammatico ma, rimanendo più fedeli al linguaggio di Gilliam, ci accompagnano in un viaggio in stile Alice nel paese delle meraviglie esprimendo disagio, ansia, inadeguatezza. Il tutto condito con la giusta dose d’ingenuità – ma non solo – della protagonista.

Trama

Jeliza Rose, interpretata da Jodelle Ferland, è una bambina di dieci anni figlia di genitori tossicomani che vive in una condizione al limite dell’accettabile. Le giornate trascorrono tra una dose preparata al padre e un pezzo di cioccolato rubato alla madre, finché un giorno la madre muore di overdose. Il padre Noah, interpretato da Jeff Bridges, prende la figlia e la porta nella casa di campagna della nonna, dove lo stato di abbandono è ormai prossimo alla decadenza.

Qui, dopo un viaggio assurdo, ne inizia uno ancor più irrazionale. Infatti è qui che la fantasia dilaga costruendo un mondo fatato intorno a Jeliza, portandoci a scoprire la tana del Bianconiglio e fornendo allo spettatore gli elementi necessari per non perdersi, ma al contrario seguire il viaggio onirico lasciandosi prendere per mano dalla bambina.

La critica di Gilliam alla società

Gilliam, Tideland, 2005
T. Gilliam, Tideland, 2005

La differenza tra il romanzo di Mitch Cullin da cui è tratto il film e l’opera di Gilliam verte sulla narrazione. Infatti, mentre lo scrittore narra le vicende di Jeliza in prima persona, nel film si opta per una visione esterna, che permette allo spettatore di scoprire come finisce la storia accompagnandolo lungo tutto il viaggio.

Nell’intervista avvenuta al momento dell’uscita nelle sale di Tideland nel 2007, così Gilliam spiega il suo film: “Sono stanco della visione distorta che i media ci propinano, così ho deciso di fornire la mia visione distorta”. Il regista infatti parla dell’isteria collettiva che domina i mezzi di comunicazione a proposito dei bambini e che ora, a più di dieci anni di distanza, è diventata purtroppo parte integrante della quotidianità umana.

Tideland, Ferland e Gilliam, 2005
Tideland, J. Ferland e T. Gilliam, 2005

Mentre la società e i media sostengono la tesi del bambino come vittima, Gilliam trascende questo aspetto per sottolineare come i bambini possono essere forti e abili a sopravvivere a qualunque avversità. In Tideland viviamo la situazione tragica di Jeliza, l’abbandono, e il suo reagire agli eventi nefasti senza mai abbattersi.

Gli elementi contenuti in questo film permettono una riflessione tale da farci vedere il mondo sotto un ottica diversa. Per questo vale la pena di vedere Tideland – Il mondo capovolto.

Jeff Bridges

Gilliam, Tideland, Ferland e Bridges, 2005
T. Gilliam, Tideland, J. Ferland e J. Bridges, 2005

La prestazione di Jeff Bridges ha ottenuto molto meno di quel che avrebbe potuto ottenere. Il ruolo di ex leader di una rock band, eroinomane e padre non gli ha permesso di ottenere riconoscimenti di grande spessore. Se vogliamo muovere una critica, questa non va in direzione dell’attore ma piuttosto verso una sceneggiatura non all’altezza del film e dei suoi interpreti, spesso troppo piatta.

 

 

 

Jodelle Ferland

Gilliam, Tideland, Ferland, 2005
T. Gilliam, Tideland, J. Ferland, 2005

Una performance di grande livello invece per il ruolo di Jeliza, dove alle capacità di attrice si aggiungono la fantasia e la creatività di una bambina di dieci anni, fonte d’ispirazione sul set soprattutto per il DOP – direttore della fotografia – Nicola Pecorini, nominato ai Nastri d’Argento nel 2008. La capacità con cui gioca con le teste delle sue bambole, animandole sulla punta delle dita, è al limite del brivido, soprattutto ripensando a chi parlava allo specchio con un dito – il piccolo Danny in Shining nei colloqui con il suo “amico” Tony.

Jodelle ha ottenuto la nomination come miglior giovane attrice al Saturn Award nel 2007 e ai Genie Awards come miglior attrice protagonista.

Premi per il film

Gilliam, Tideland, ripresa Ferland, 2005
T. Gilliam, Tideland, ripresa con J. Ferland, 2005

Seppur non abbia raggiunto una coerenza narrativa dall’inizio alla fine come in Paura e delirio a Las Vegas, il film ha ottenuto diversi riconoscimenti. Tra i più importanti citiamo il FIPRESCI Prize al San Sebastián International Film Festival per Terry Gilliam e la Nomination al Golden Seashell, nel 2005. In ultimo il Best Indipendent Movie ai Russian National Movie Awards nel 2007.

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